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A fronte di tanti, inutili, insipienti commenti riguardanti l'architettura del complesso degli Uffizi, piace qui proporre, di tale realizzazione vasariana, la sostanziale lettura morfologica delineata dall'architetto Giovanni Michelucci in un inedito scritto del 1945: "La fabbrica vasariana degli Uffizi che è a lato del Palazzo Vecchio, lunga, stretta, alta, e che costituisce due quinte al palazzo stesso, inquadra sapientemente la torre e ne accentua il gioioso slancio. Questa fabbrica, cioè, è collegata al Palazzo Vecchio nei volumi, nella disposizione planimetrica e nella plastica architettonica; collegata nel senso che le due opere, gli Uffizi e il Palazzo Vecchio, si valorizzano a vicenda. Il risultato artistico degli Uffizi si deve al suo tracciato, ai suoi volumi, ma anche alla sua plastica, la quale anzich imitare quella di Palazzo Vecchio, che è chiusa come un solo blocco di pietra qua e là scavata, è invece aperta, ritmata tutta sui vuoti del portico al piano terra e della loggia vetrata all'ultimo piano".